Recensione Inov-8 TerraClaw 220
INTRO
Belle le Inov-8 TerraClaw 220. Tanto da aver vinto il Red Dot Design 2015 Design Award lo scorso giugno, un premio non di settore che è assegnato ai migliori prodotti di design. Presentate da Inov-8 ad ISPO 2015 sono disponibili sul mercato da poco. Sono leggere (220gr il peso), hanno un profilo basso dato dal drop di soli 4mm e una tassellata sviluppata per adattarsi a tutti i terreni.
Si presentano come soluzione polivalente per chi cerca flessibilita e leggerezza piú che protezione.

COME SONO FATTE/COSTRUZIONE
La realizzazione è improntata su leggerezza e flessibilità. Materiali e finiture appaiono di ottima qualità.
La Tomaia è formata da un’unica mesh traforata rinforzata da un layer sottile a “X”, sistema X-Lock, che abbraccia la parte anteriore del piede dando struttura. In punta si aggiunge un film protettivo che ripara la zona delle dita.
Nella parte posteriore c’è un rinforzo minimo in materiale piú spesso che rimane comunque flessibile. Non ci sono inserti rigidi sul tallone, che rimane flessibile. Si puó tranquillamente piegare la tomaia con le dita.

Particolare è l’allacciatura asimmetrica Ray-Wrap utilizzata da Inov-8 per questo modello che parte centralmente sul collo del piede e scene verso l’interno. Il sistema non è nuovo in assoluto, altre aziende (Brooks ad esempio) usano o hanno usato qualcosa di simile. Nel caso di Inov-8 l’apertura è corta rispetto a una tradizionale fermandosi poco prima della zona del metatarso.
La linguetta è di tipo conformazione classica, separata lateralmente dalla tomaia con una leggera imbottitura interna.

La suola è costruita con compounds a due densità Dual-C. Nella zona centrale e interna posteriore (colore giallo) abbiamo una mescola più morbida per il miglior grip, le altre zone hanno mescola più consistente per migliore durata e protezione. La tacchettatura è una via di mezzo tra le TrailRock e le X-Talon. I tasselli hanno un’altezza di 5mm, un disegno multiderezionale e sono distribuiti uniformemente su tutta la superficie con una discreta distanza tra di loro. L’orientamento è rovesciato nella zona del tallone per privilegiare il controllo in discesa.

Dynamic Fascia Band e Meta Flex (comune a tutte le scarpe Inov-8) sono le tecnologie che Inov-8 utilizza per rendere la scarpa flessibile e garantire la massima libertà di movimento del piede, per una spinta dinamica a tutto vantaggio della performance.
Flettere le TerraClaw infatti non richiede alcuno sforzo e non si avvertono resistenze, sia longitudinalmente che trasversalmente.
L’intersuola è costruito in EVA, privo di rockplate e con uno spessore minimo che rende la scarpa molto “low profile” a vantaggio del feeling sul terreno. Come controparte è ovviamente ridotta al minimo la capacità di ammortizzazione.
La soletta interna non presenta caratteristiche particolari oltre alla sagoma che approfondiamo poco più avanti parlando della calzata. É mediamente morbida, di spessore contenuto nella zona dell’avampiede, piú spessa ed elastica sul tallone.
CALZATA
NOTA: Ho ordinato Inov-8 TerraClaw 220 con numero corrispondente alla misura in cm del mio piede. Per un errore le scarpe mi sono state consegnate mezzo numero superiore, quindi le impressioni riportate di seguito potrebbero essere leggermente differenti indossando la taglia corretta.
Leggerezza e costruzione minimale si sentono subito, l’ingresso del piede è facile, la scarpa risulta morbida. Il fit é avvolgente, non ci sono punti di interferenza ne di frizione con la tomaia.
La parte posteriore trattiene bene il tallone che non si solleva in nessun caso. Il collo del piede rimane ben fasciato specialmente nella parte alta. Si avverte un po di agio nella zona bassa del collo (attacco delle falangi), nel punto dove termina l’allacciatura assimetrica. Il gioco è minimo, il piede rimane comunque fermo all’interno. Probabilmente calzando la scarpa nella taglia precisa non sarebbe avvertibile.

TerraClaw220 adottano la forma Standard fit Inov-8 a cui corrisponde un’ampia zona anteriore. Nell’immagine potete vedere in confronto alla soletta di Brooks PureGrit 3 come la forma della punta di TerraClaw sia più larga.
Grazie a questa sagoma le dita possono muoversi più liberamente regalando una sensazione di comfort che ho apprezzato parecchio. Piacevole soprattutto dopo aver passato già qualche ora sui trail con le scarpe ai piedi. Questa calzata è indicata anche a chi ha un’impronta larga.

La linguetta è ben dimensionata, non interferisce e rimane sempre in posizione. Un po troppo vicina al bordo di allacciatura invece l’asola di fermo che complica le operazioni di rilascio dei lacci rendendola un po fastidiosa.
Esagerata la lunghezza delle stringhe che rimane abbondante anche usando i fori piú esterni per l’allacciatura (che vengono utili come spiegato piú avanti). Problema facilmente risolvibile con una bella sforbiciata all’eccesso e saluti.

COME SI COMPORTANO
Inov-8 TerraClaw 220 restiutiscono il feeling che ci si aspetta da scarpe cosí minimali.
Il piede si sente libero in ogni suo movimento e il terreno scorre sotto la suola facendo avvertire le sue asperità con gran piacere di chi, come me, ama questa sensazione.
La ridotta altezza da terra (circa 15mm compresi 5 di tasselli) con il differenziale di 4mm donano un senso di controllo immediato.
L’assenza di supporti strutturati e l’ammortizzazione minima esaltano il senso di leggerezza e si traducono in risposta sul terreno abbastanza secca. Questo rende la scarpa più adatta a chi cerca reattività piuttosto che la massima ammortizzazione.
Il ridotto cushioning non va inteso come difetto ma come una caratteristica data dalla natura della scarpa. Chi non è abituato a scarpe minimali potrà sentire un certo affaticamento del piede. Con le uscite, gradatamente il piede si rafforza e ci farete l’abitudine gustandovi invece il gran feeling con il terreno 😉
Anche la protezione anteriore, affidata al layer aggiuntivo frontale, offre il minimo contro gli eventuali impatti su rocce. Personalmente non sono un fan delle punte super corazzate, preferendo soluzioni come quelle di Inov-8, ma tenete in considerazione questa cosa quando siete su sentieri a rischio 😉

Ho messo alla prova il grip di TerraClaw su differenti terreni: mulattiere, sterrati con fondo compatto, fondo morbido, sia in codizioni di asciutto che di bagnato, scoprendo un comportamento generalmente buono con due facce distinte.
Sull’asciutto il grip è ottimo, i tasselli fanno bene il loro lavoro e la flessibilità della struttura aiuta sempre a trovare l’appoggio, anche in passaggi tecnici con rocce.
Meno efficace sul bagnato con appoggi su fondo duro (mulattiere o trail con sassi) dove il comportamento di TerraClaw 220 diventa poco “sincero”. Va detto che è una condizione che mette in crisi qualsiasi scarpa, ma in questo caso la perdita di aderenza arriva improvvisa. Su fango o terreni morbidi va un po meglio, ma se avete esigenze di una scarpa dedicata in questo caso dovreste guardare a X-talon o MudClaw tanto per rimanere in casa Inov-8.
In discesa il comportamento è molto buono. Il profilo basso aiuta molto nel controllo.
Affrontando lunghe discese molto pendenti ho notato che il piede tendeva ad avanzare e fino a sfiorare la punta. Per ovviare ho utilizzato l’allacciatura sull’ultimo foro con “lace lock”, risolvendo il problema. Sono portato a pensare che il fatto sia dovuto alla mezza taglia in più utilizzata, con una scarpa dalla misura corretta non si dovrebbero avere problemi.
Sul fronte durata posso dire che dopo aver precorso circa 120km su terreno vario non si notano cedimenti in nessun punto della tomaia, ne consumi particolari sui tasselli della suola.
Per aggiornamenti potete seguite i km percorsi unendovi al gruppo Strava TrailAddicted 😉
CONCLUSIONI
Se amate o siete decisi a provare a correre con una scarpa “minimal” le Inov-8 TerraClaw 220 si faranno apprezzare per fattura e flessibilità reagendo ai vostri scatti con reattività.
L’ottimo fit e l’ampio spazio disponibile per le dita vi regaleranno un gran comfort, apprezzabile sia da chi ha un’impronta del piede larga sia da chi deciderà di utilizzarle su lunghe distanze.
La struttura essenziale e il minimo ammortizzamento vi faranno “sentire” il terreno a ogni passo immergendovi nel trail. Il cushioning ridotto non pregiudica l’utilizzo nelle lunghe distanze ma è fondamentale in questo caso un’adeguata preparazione e una tecnica di corsa efficace, che abbini l’appoggio di avampiede a una elevata frequenza del passo. Trail Runner avvisato… 😉
PER CHI SONO
Inov-8 TerraClaw 220 piaceranno agli amanti del minimal e più in generale a chi cerca una scarpa dal drop contenuto e vuole sentire quello che accade sotto i piedi. Per chi apprezza il genere queste sensazioni non saranno una sorpresa e si sentirá come a casa. Per chi è abituato a scarpe più strutturate e con drop tradizionale può considerare le cugine TerraClaw 250 che hanno la stessa suola e la stessa calzata ma sono sviluppate su un drop di 8mm e con una maggior capacità ammortizzante.
PRO
- Peso contenuto
- Flessibilitá
- Feeling con il terreno notevole
- Calzata confortevole con ampio spazio per le dita
- Grip su terreni morbidi e su asciutto
- Look minimale e unico
- Qualità costruttiva
CONTRO
- Grip meno efficace su fondo duro bagnato
- Avanzamento del piede nelle lunghe e ripide da correre (da valutare sulla taglia corretta)
- Stringhe molto lunghe (facilmente rimediabile ma non servono)
DA CONSIDERARE (in base a stile e preferenze di corsa)
- Supporto minimo
- Ammortizzamento minimo
- Protezione frontale minima
- Nessun Logo/Parte riflettente
FOTO




Inov-8 TerraClaw 220 | Supporto (minimo) zona allone

