28° Memorial Partigiani Stellina – World Master Mountain Running Championship 2016

by Francesco Puppi 30 Agosto 2016 2550 Views

Appuntamento speciale per significato e storia quello che si tiene ogni anno l’ultimo weekend di agosto a Susa, al Memorial Partigiani Stellina. Una gara diversa, bellissima e di profondità particolare, per chi ha avuto la fortuna di esserci almeno una volta.

28° Memorial Partigiani Stellina – World Master Mountain Running Championship 2016

Quest’anno lo Stellina cambiava leggermente veste rispetto al suo classico format proponendo il Campionato del Mondo di Corsa in Montagna per le categorie Master. Oltre 700 atleti rappresentanti di 27 paesi del mondo hanno corso nella due giorni organizzata dall’Atletica Susa per la 28esima edizione della gara.

Per gli atleti del Mountain Running Italian Team in raduno a Sestriere, la open race è una occasione per svolgere un buon allenamento in salita, su un terreno simile a quello in cui si correrà il mondiale di Sapareva Banya, Bulgaria. Si parte presto, così dopo l’arrivo c’è tutto il tempo di attendere e fare il tifo a chi è impegnato nella gara vera.

Si vede la polvere sulle caviglie e sulle scarpe degli atleti.

Si vedono i semi di qualche erba di cui non conosco il nome, che rimangono attaccati alle calze come velcro, strategia ingegnosa per viaggiare lontani e germogliare su nuovi terreni, anche attraverso i nostri passi di corsa.

Si vedono le rocce e i sassi che rendono ancor più duro il percorso. Si vedono i tratti di erba secca, di arsura e aridità, di foglie morte nel bosco, di alpeggio per le mucche.

Si sale sulle pendici del Rocciamelone, che svetta oltre 3000 metri sopra a Susa, tanto che gli antichi Romani credevano che fosse la montagna più alta delle Alpi.

Si percorrono i sentieri partigiani verso i 1960m di Costa Rossa, dove un cippo e soprattutto le pieghe della memoria ricordano la battaglia delle Grange Sevine del 26 agosto 1944, in cui due compagnie di SS vennero costrette alla resa dai partigiani della Brigata Stellina e dal comandante Laghi (Giulio Bolaffi).

I master ce la mettono tutta, forse anche più di noi: si dimenticano del loro svantaggio anagrafico e rispolverano energie da ragazzini, quelle che ti fanno correre su e giù da un pendio erboso per un pomeriggio oppure esplorare un fitto bosco di faggi.

Memorial Partigiani Stellina 2016 — Jonathan Wyatt si prende il 2° posto ai Mondiali Master

La gara vede la vittoria di Cesar Costa (1h08’53”), portoghese di stanza a Martigny, grande specialista della Sierre-Zinal dove è salito sul podio per ben quattro volte. Poco distante, con un ottimo finale, il re dello Stellina e il mountain runner più forte di tutti i tempi: Jonathan Wyatt onora ancora una volta i suoi sentieri e stampa un crono (1h09’15”) da fare invidia a un ventenne. Terzo è l’irlandese Ian Conroy in 1h09’20”.

Si susseguono volti noti e altri nuovi: Martin Cox, una bella carriera negli anni 2000, ora allenatore del fortissimo Robbie Simpson, l’inglese Ben Moursey, Fabrizio Lela di Malonno, il vigile urbano di Casasco d’Intelvi idolo incontrastato Giancarlo Fraquelli, il maltese Gerald Grech, Nancy Hobbs, responsabile dell’American Trail Running Association, il forte Max Di Gioia (“dopo due mesi che sto a Sestriere, c’ho il sangue che è de miele!”), il sacerdote Franco Torresani.

Tra le donne, sul percorso dall’Arco di Augusto fino a Chiamberlando, il podio è tutto britannico: Lou Roberts (47’16”) si impone su Julie Briscoe (48’19”) e Kristy Hall (49’08”).

Paolo Germanetto, da dietro le quinte, insieme ai ragazzi dell’Atletica Susa, dirige l’orchestra di una giornata perfetta da ogni punto di vista.

Dopo la gara scende sulla mulattiera verso Costa Rossa la staffetta partigiana. Suona la tromba, le note del silenzio risuonano nell’anfiteatro alpino; si leggono i nomi dei partigiani caduti in battaglia. I ragazzi accompagnano i reduci verso il cippo memoriale e posano la corona d’alloro: pace e solidarietà si incontrano, si percepisce un’aria di libertà che raramente mi è sembrata così preziosa.

Don Franco, solo pochi minuti dopo aver vinto il titolo mondiale M50, celebra la messa sul pianoro erboso.
Su quelle che un tempo furono le vie dei costruttori di pace nella Resistenza, oggi corriamo per gioia e piacere con i pensieri più leggeri.