Sierre-Zinal una parte importante della corsa in montagna – writing Gloria Giudici
Un anno fa, credo per la prima volta, ho sentito parlare della Sierre-Zinal, ma solo ora riesco a quantificare la portata di questa manifestazione.
Sì, perchè oltre alla gara degli elites migliaia di persone mettono in gioco se stesse, partendo alle 5:00 e percorrendo i 31 km di sentieri che separano Sierre da Zinal senza una evidente preparazione, ma animati dal solo desiderio di farcela, al cospetto delle cinque maestose vette che osservano ognuno dei partecipanti accompagnandoli nella loro intima e personale sfida sotto un cielo che si schiarisce passo dopo passo, per diventare di quell’azzurro che solo la montagna nelle migliori giornate estive sa regalare.
Ho percorso l’ultima parte del tracciato in senso opposto rispetto a quello della gara, quando ormai erano le 10.00. Molto tempo era trascorso dalla partenza dei cosiddetti Touristes e mai avrei pensato di incrociarne ancora così tanti nella mia risalita alla ricerca del punto migliore per incitare gli atleti e immortalare il loro sforzo.
Mi porterò addosso per un po’ i volti segnati dalla levataccia e dalla fatica di chi, correndo, corricchiando o camminando si faceva strada verso il traguardo, senza bisogno di superare la persona davanti, anzi, trovando proprio in lei un buon alleato con cui condividere il percorso o magari solo una parte dell’esperienza. Questi Touristes non mancano certo di iniziativa: affrontare l’ultima discesa verso Zinal scivolando come ci fosse neve e non terra ed erba è di sicuro una brillante trovata!
Incitandoli mi accorgevo di avere la voce rotta dall’emozione: nessuno di loro lo saprà mai, ma mi ha segnato davvero veder sfilare donne e uomini sul quel sentierino stretto e polveroso. Che sorpresa, poi, incrociare ragazze e ragazzi giovanissimi che senza batter ciglio, orgogliosi del pettorale, talvolta fin troppo grande, spillato alla maglietta facevano strada a mamme o papà a cui hanno dato filo da torcere!
Non mi dimentico della gara vera: il tempo scorre anche per top runners e io devo sbrigarmi per arrivare nel punto che ho ben in mente dove potermi gustare il loro passaggio, osservando il loro avvicinamento già dall’altro versante della valle.
Mi accorgo però di non sapere cosa stia succedendo: chi sarà in testa? Mamu come da pronostico? e dietro, che succede? Rispolvero il mio francese scolastico chiedendo ad un paio di bénévoles in divisa d’ordinanza..ma non sono molto ferrati in materia. Li ringrazio e proseguo, lasciandoli al loro pane e salame.
Per caso incrocio una fotografa italiana che finalmente mi aggiorna: all’altezza dell’Hotel Weisshorn passano Robbie Simpson, seguito da Mamu e da un giovane italiano. In preda all’euforia piazzo, malamente!, la go pro avuta in prestito, e aspetto ben poco prima che questi ragazzi sfreccino a velocità sostenuta davanti a me.
Sarò un po’ di parte qui, per patriottismo, forse, per scelte di vita, di sicuro.
Francesco sta rispettando quasi alla lettera i passaggi che aveva studiato il pomeriggio precedente la gara e che aveva riportato sulla sua mano la mattina stessa, prima di prendere il bus alla volta di Sierre. Sapeva di stare bene e non vedeva l’ora di partire, aspettava da tempo questo momento, come fosse un regalo.
A seguire, in buona posizione sfila Emanuele Manzi e poco più indietro Marco De Gasperi. Mostrano una fatica diversa da quella di chi li ha preceduti sul tracciato, ma vedo anche sui loro volti i segni dello sforzo, i muscoli tesi di gambe e braccia che lasciano poco all’immaginazione di chi guarda, gli occhi attenti e vigili: hanno dato già molto e qualcuno probabilmente sta attingendo alle riserve.
Voglio aspettare anche le ragazze, per rendermi conto di quanto vadano forte e imparare qualcosa anche da loro! Ed ecco la prima, all’altezza di Barneuza: con la massima concentrazione e mani sicure prende l’ultimo ristoro sulla via di Zinal.
Poco dopo Lucy Murigi, la Keniana di Run2gether, molto composta nel gesto e efficace nell’azione, ma personalmente vederla correre in montagna non mi soddisfa, e in terza piazza Elisa Desco, che ha il tempo e la forza di esternare la sua stanchezza (per fortuna!).
Ora però corro come posso verso Zinal: i ragazzi sono arrivati e credo ci sia da festeggiare!
Petro Mamu, per la gioia di Skola, ha sfilato la vittoria a Simpson che ha raggiunto il traguardo stremato in seconda posizione davanti a Francesco Puppi, che conferma la sua buona condizione e che a poco più di un anno dal mondiale di Zermatt dimostra la sua dimestichezza e il suo agio nelle gare prolungate e corona un piccolo sogno che sono certa è solo l’inizio di uno tutto nuovo!
Un susseguirsi di corridori taglia il traguardo con il sorriso. Anche quando è il turno di Andrea, che ha avuto il coraggio di mettersi sulla linea di partenza nonostante una condizione precaria e che ha onorato la gara arrivando al limite delle proprie forze. Non mi sarei persa per niente al mondo la gioia nei suoi occhi quando ha chiesto a Francesco di raccontargli la sua di gara! Un abbraccio di amici che condividono molto nel modo di affrontare la vita e che sanno più di altri quanto poco serva per essere felici, al di là di qualsiasi numero.
La mia Zinal, da osservatrice è fatta di emozioni intense. Le montagne che circondano questo piccolo paese nel cuore del canton Vallese hanno fatto il resto: mi sono arrampicata nella solitudine dei 2800m e l’ho vista dall’alto, un piccolo puntino nella distesa della valle; l’ho vista svegliarsi per accogliere gli atleti, riempirsi di colonne portanti della corsa in montagna, di appassionati pronti ad incitare tutti gli atleti il giorno della gara; l’ho vista festeggiare con vincitori e vinti; l’ho vista cantare, ballare e coricarsi.
Ora l’ho conosciuta e capisco perchè la Sierre-Zinal è una parte importante della corsa in montagna.
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CLASSFICA MASCHILE SIERRE-ZINAL > Classifica Sierre-Zinal 2016 completa
- Mamu Petro 1984 Érythrée 2:33.37,6
- Simpson Rob 1991 Grande-Bretagne 2:34.10,9
- Puppi Francesco 1992 Italie 2:36.28,3
- Surum Robert Panin 1989 Kenya 2:36.53,6
- Kosgei Isaac Toroitich 1981 Kenya 2:38.43,5
- enk Stephan 1982 Suisse 2:39.58,9 6.21,3
- Michieka Paul Maticha 1985 Suisse 2:40.54,8
- ardona Jose David 1982 Colombie 2:41.20,2
- Gonon François 1979 France 2:42.26,5 8.48,9
- Njoroge Francis Maina 1985 Kenya 2:42.41,0
- Manzi Emanuele 1977 Italie 2:43.15,7
- Leboeuf François 1985 Suisse 2:43.59,9
- Rodriguez Herrera Will 1983 Colombie 2:44.06,9
- Morand Michaël 1983 Court 2:45.05,0 11.27,4
- De Gasperi Marco 1977 I-Bormio (SO) 2:46.55,9 13.18,3
CLASSIFICA FEMMINILE SIERRE-ZINAL >
- Maier Michelle 1991 Allemagne 2:58.40,6
- Murigi Lucy Wambui 1985 Kenya 3:04.54,7
- Desco Elisa 1982 I-Savigliano (CN) 3:06.09,8
- Wilkinson Victoria 1978 Grande-Bretagne 3:10.08,5
- Kremer Stevie 1983 Etats-Unis 3:15.08,1
- Lafaye Celine 1981 France 3:15.20,7
- Dewalle Christel 1983 France 3:16.14,5
- Mollaret Axelle 1992 F-Naves Parmelan 3:18.23,8
- Jeannier Céline 1979 F-Albertville 3:20.28,5
- Rampazzo Silvia 1980 Italie 3:21.37,4
- Fernandez Yolanda 1981 Colombie 3:22.07,3
- Leboeuf Theres 1985 Vevey 3:22.50,1 24.09,5
- Croft Ruth 1989 Nouvelle-Zélande 3:25.54,8
- Poncet Elise 1995 F-Versailles 3:27.08,2
- Ehrstrom Sabine 1988 France 3:27.47,2
RISORSE:
Sierre-Zinal official website
Classifiche ed. 2016